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I dannati di Kabul
L’Afghanistan è il più grande produttore di oppio del mondo, con l’oppio afghano si produce il 90% dell’eroina mondiale. Si stima che attualmente in Afghanistan vi siano 1,6 milioni tossicodipendenti, circa il 5,3% della popolazione. Il commercio dell’oppio è la fonte principale di guadagno dei talebani con la quale finanziano la guerra contro il governo di Kabul. La guerra dopo tanti anni ha devastato il paese che oramai è stravolto ed ha molto cambiato la popolazione. Trai tossicodipendenti vi sono reduci di guerra, orfani e persone che hanno perso praticamente tutto: casa, lavoro, famiglia e sono finiti nel turbine della dipendenza da droga. Dal perdere tutto al perdere se stessi basta poco. A questa popolazione di tossicodipendenti si aggiungono tutti gli emigrati che sono andati a lavorare nei paesi vicini Iran e Pakistan dove hanno cominciato ad usare droga e poi sono ritornati in patria.
Nel centro di Kabul non lontano delle ambasciate straniere sotto il ponte Poly Sokhta vivono e frequentano circa mille tossicodipendenti, dove consumano droga tutto il tempo tra eroina, crack e shisha (metanfetamina in cristalli mischiata a olio motore, cherosene, acido per batterie o shampoo).
I tossicodipendenti vivono sotto il ponte in alloggi che sono fatti da tendaggi, tra rifiuti ed escrementi, sotto lo stesso scorre anche una fogna.
Qui vivono i dannati di Kabul.