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Generazione Bordeaux
La Francia nei secoli ha sempre perseguito una politica imperialista e colonialista, soprattutto in Africa. Cosi come altre nazioni europee oggi si trova a fare i conti con il suo passato. Molte persone sono arrivate in Francia dalle colonie con la speranza di una vita migliore. Probabilmente la Francia ha tradito molte di queste aspettative di questi popoli in esodo. Ancora tutt’oggi non c’è una vera integrazione tra le varie etnie ed i francesi.
A partire dagli anni sessanta il governo francese ha dovuto assorbire grandi flussi migratori provenienti dalle ex-colonie, per cui sono sorti grandi complessi residenziali a basso costo per gli stranieri, conosciuti oggi col nome di Banlieue. Con questo termine si indicano i piccoli comuni periferici ad una grande città e formano quindi una sorta di periferia. Il degrado, la mancanza di lavoro, il sovraffollamento, la mancanza di infrastrutture hanno determinato una grande crescita di criminalità che gestisce traffici di droga e di armi, ed ha generato un grande problema di delinquenza minorile.
Le famiglie di immigrati soffrono molto spesso di molti problemi sociali e tutto ciò si riversa sui giovani. Negli ultimi anni questo clima di insofferenza sta venendo sempre più fuori, ne sono un esempio i disordini del novembre 2005, quando due ragazzi di una banlieue parigina morirono a seguito di un inseguimento con la polizia. Questo episodio determinò violenti scontri per diversi giorni tra giovani dei quartieri e forze dell’ordine, si sono verificati anche episodi di assalti di arma da fuoco dei giovani ai danni della polizia, fino a che l’8 novenbre 2005 il governo francese ha dichiarato lo stato d’emergenza.
La Francia deve ancora fare i conti con le sue future generazioni di giovani. Generazione Bordeaux ne è solo un esempio.